Diario scuola secondaria di primo grado "Nievo" di Remanzacco

ESTRATTO DA....

IL VIAGGIO DI ANITA

15.01.1846 Caro Diario, quando ancora non riuscivo a superare il lutto per la morte
di Rosita, mi recavo spesso al parco dove io e lei passeggiavamo insieme. La mattina del14 gennaio, mentre piangevo silenziosamente sulla panchina di fronte al laghetto, una luce abbagliante mi travolse all'improvviso. Mi ricordo solo di aver perso i sensi. Quando ripresi conoscenza ero sempre accasciata su una panchina, ma ciò che mi circondava era totalmente diverso... Una ragazza mi chiese come mi chiamassi, allora io senza esitazioni le dissi il mio nome completo, ovvero Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva... la ragazza, il cui nome era Sofia, decise di portarmi alla sua dimora. Durante il tragitto la guardai meglio: portava sulle spalle una sacca piena di libri, indossava dei pantaloni... studiava per diventare un giudice, non era sposata, non aveva figli... Com’era possibile? ... Sofia mi chiese che anno fosse. Le risposi che eravamo nel 1846. Sofia sussurrò che eravamo nel 2023... Chiesi a Sofia se ci fossero ancora guerre, visto che il mondo era cambiato così tanto. Il suo volto si rabbuiò e, con tono cupo, mi spiegò che molte cose erano migliorate, ma le guerre erano ancora un problema enorme... Ci recammo a Zurigo, in Svizzera, dove Sofia corse ad abbracciare una ragazza con un panno che le cingeva la testa e le copriva i capelli. Era Eva, veniva da una città del Marocco, ma era emigrata in Svizzera qualche anno prima insieme alla sua famiglia. Eva si propose di ospitarmi. Mi voltai verso Sofia, che stava per risalire sul verme metallico (il treno!) e mi stava salutando con la mano. Capii che da lì in poi non mi avrebbe più accompagnata. Mi sentivo triste e anche delusa, perché pensavo che saremmo rimaste insieme. Lei mi prese una mano e mi disse che saremmo state amiche per sempre, anche se provenivamo da luoghi ed epoche differenti. Penso di essere riuscita solo allora a comprendere il vero significato dell’amicizia: un amico è colui che ti aiuta senza pretendere nulla in cambio e con cui puoi parlare delle cose a te più care senza sentirti giudicato. Mi salivano le lacrime agli occhi, ma le ricacciai indietro e salutai anche io Sofia con la mano. Non sapevo che non l’avrei più rivista...
16.01.2023 Mi dispiace Diario se ieri non sono riuscita a terminare il mio racconto, ma
era tardi ed ero molto stanca... Mentre passeggiavo con Eva le chiesi il motivo per cui
portasse un panno in testa. Lei, ridacchiando, mi rispose che si trattava di un hijab, un
indumento tipico delle donne musulmane che doveva coprire capelli, orecchie e collo,
lasciando il volto visibile. Lei lo indossava con naturalezza, nessuno la obbligava a farlo.
Purtroppo, in alcuni Paesi era invece imposto alle donne che non potevano opporsi. Decisi di chiederle il motivo per cui fosse emigrata dal suo Paese d’origine. Mi rispose che la sua famiglia era povera, quindi si erano trasferiti in Svizzera per cercare opportunità di vita migliori... questo non era cambiato... Camminammo per una mezz'ora, ma non sentivo le gambe stanche perché da bambina correvo molto sulla spiaggia in riva al mare... La mattina seguente, in città, vidi come si comportavano le persone negli anni 2000 ed ebbi anche il tempo di parlare con Eva della guerra ... nel bel mezzo di un’enorme piazza molte persone (soprattutto donne) urlavano e reggevano cartelloni. Eva mi spiegò che quella a cui stavamo partecipando era una manifestazione contro la violenza sulle donne. Io rimasi colpita e affascinata nel vedere tutte quelle persone unite insieme per un’unica causa. Mi si scaldava il cuore. .. Eva iniziò a camminare più velocemente: ci fermammo davanti ad una ragazza più bassa di me e con i capelli corti rasati da un lato. Ai miei tempi avere i capelli rasati per una ragazza sarebbe stato uno scandalo, invece a lei stavano molto bene... La ragazza si chiamava Selina ed era una giovane giornalista di guerra... saremmo partite per l’Ucraina...

17.01.2023 / 1846  A Irpin’ incontrammo dei colleghi giornalisti di Selina. Tra di loro,
Luka si avvicinò a me e sperai che la mia faccia non fosse rossa come me la sentivo... Il
giorno dopo ci preparammo per andare a vedere le macerie che i bombardamenti avevano provocato. Mi sconvolse la quantità di abitazioni e di edifici distrutti... Incontrammo anche una povera famiglia che stava scappando a piedi dalla propria casa. Il bambino più grande reggeva tra le mani un piccolo orsacchiotto di pezza, mentre il minore piangeva disperato in braccio alla madre. Pensai ai miei figli, chiusi gli occhi per non vedere tutta quella disperazione... Anche quella notte sognai Rosita, la mia piccola e tenera bambina. Ad un tratto un suono fortissimo mi esplose nelle orecchie. Mi alzai di scatto, tutti si erano radunati nella nostra stanza. Selina urlava di rimanere calmi, Anastasja piangeva disperata, i due ragazzi si abbracciavano e Luka mi guardava terrorizzato. Ci misi qualche momento a capire: eravamo sotto un bombardamento. Panico generale. Paura. Terrore.
Urla. Disperazione. Eravamo al piano più alto dell'edificio, non avremmo mai fatto in
tempo a raggiungere il bunker. Eravamo spacciati. Ringraziai tutti, in particolare Selina e, tra le lacrime, mi voltai. Accadde l’impossibile. Luka mi prese il volto tra le mani e le sue labbra si posarono sulle mie... Una luce abbagliante mi avvolse e io chiusi gli occhi.
Quando li riaprii mi trovavo al parco, di fronte al laghetto, di nuovo nella mia epoca.
Tornai lentamente a casa. Mio figlio mi corse incontro sorridendo, Josè lo seguiva tenendo in braccio Teresita... Ora sono tornata alla mia vita di sempre, ai miei adorati bimbi, agli ideali che condivido con Josè e dei quali sono ancora più sicura. Sono felice che tante donne continueranno le mie battaglie. Spero che il futuro mi riservi altre sorprese. So che non rivedrò più né Luka né le mie amiche, ma resteranno per sempre nel mio cuore.
Angelica Cerno, Irene Moreale e Maya Picogna

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8 marzo 2024.
La Commissione Pari Opportunità del Comune di Remanzacco ha indetto
nel 2023 la prima edizione del Premio Nazionale Culturale “Eleonora
Donadon”. Nella serata dell’8 marzo si è svolta la cerimonia di

premiazione. Prime classificate per la Sezione Testo narrativo “Donne:
ieri, oggi e domani. Quello che erano, che sono e saranno” sono risultate
Angelica Cerno, Irene Moreale e M
aya Picogna della classe 3 C della Scuola secondaria di primo grado di Remanzacco, coordinate dalla prof. Cipriani.

Premio letterario Eleonora Donadon

Il racconto “Il viaggio di Anita” ha tratto ispirazione dalla figura
di Anita Garibaldi, donna ind
ipendente, coraggiosa e appassionata,

impegnata a sostenere gli ideali in cui credeva (non solamente la moglie
di Giuseppe Garibaldi). Le allíeve hanno immaginato un viaggio nel
tempo di Anita, trasportata nel nostro mondo contemporaneo a
confrontarsi con i progressi, ma anche con i drammi e le discriminazioni
che ancora caratterizzano la vita delle donne e delle persone.
Grande l’emozione vissuta alla premiazione, condivisa insieme agli autori
“adulti” vincitori delle altre sezioni del Concorso.
Complimenti ad Angelica, Irene e Maya.
Spiegate sempre le ali della vostra creatività!

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Buona visione!!!


Incontro con l’autore Andrea Maggi

La Biblioteca di Cividale del Friuli, biblioteca centro del Sistema Bibliotecario del Cividalese, ha ideato un progetto dal titolo Galeotto fu il libro e chi lo scrisse... per la promozione della lettura, della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario.
Il progetto si prefigge il difficile obiettivo di far comprendere agli adolescenti che leggere può essere un’esperienza coinvolgente quanto l’utilizzo di qualsiasi device; quindi coinvolge scrittori e scrittrici che si rivolgono a un pubblico giovane utilizzando anche i canali social.

Il professore, scrittore e personaggio televisivo Andrea Maggi ha incontrato i ragazzi delle classi terze delle Scuole secondarie di primo grado del Cividalese nella mattinata di giovedì 30 novembre presso l’aula magna della Scuola “Elvira e Amalia Piccoli” di Cividale del Friuli.

Noi allieve e allievi delle 3A, 3B e 3C di Remanzacco abbiamo risposto con entusiasmo alla proposta, ascoltando con interesse le esperienze e i suggerimenti che il prof.Maggi ha voluto condividere con noi.
E alla fine… autografi e foto ricordo, naturalmente!

Incontro MaggiMaggiMaggiMaggiMaggi


Visita alla Protezione Civile - Palmanova

Nei giorni scorsi le classi seconde della scuola secondaria di primo grado di Remanzacco hanno visitato la sede regionale della Protezione civile a Palmanova. Gli allievi sono stati accompagnati dagli insegnanti, dal Sindaco Daniela Briz, dall’Assessore Karin Blasigh e dal volontario Enrico Del Favero. Accolti dal responsabile della formazione Matteo Colautti i ragazzi hanno potuto visitare le sale operative della Protezione civile e del 112 ( Numero Unico di Emergenza nazionale ) e porre domande agli operatori che, ogni giorno, rispondono a diversi tipi di necessità.
Dopo la prova di evacuazione, dalla sede sono stati visitati i capannoni nei quali vengono custoditi i mezzi operativi usati nelle emergenze.
Nell’occasione gli allievi hanno potuto recepire come la complessa macchina organizzativa spesa per la sicurezza dei cittadini sia in grado di intervenire nelle condizioni più estreme per salvare vite nella nostra regione e non solo:

la vita è il bene più prezioso!

Protezione Civile - PalmanovaProtezione civile


Passeggiata ecologica ai campi di Marte

Le classi prime della Secondaria di Remanzacco durante la passaggiata ecologica.Campi di MartePasseggiata ecologica

Classe 1C

Il nostro esperto della Protezione Civile di Remanzacco, Enrico, studente e volontario ha offerto la sua preziosa esperienza al corso facoltativo dedicato alla classe 1C.

Protezione CivileProtezione civile2


Gli alunni delle classi prime ( 1A e1B), coordinati dall'insegnante Cassandra Edmondo D'Amato hanno messo in campo idee e creatività per realizzare delle smart cities, secondo i principi dello sviluppo sostenibile.

Hanno realizzato dei modellini 3D dopo aver approfondito da un punto di vista teorico la tematica e scoprendo dove, nel mondo, è già stato raggiunto questo traguardo delle ormai note città intelligenti.


Il giorno 6 maggio 2023, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, si è svolta la premiazione del Concorso Scuole "Tiziano Terzani" 2023. Le allieve Chiara Grinovero, Nicole Bertoni, Ester Torrez e Giada Somaglino della classe 3 C della Scuola Secondaria di primo grado "I. Nievo" di Remanzacco, coordinate dall'insegnante di lettere Caterina Cipriani, sono risultate le vincitrici del primo premio della tipologia Testi, della Sezione Scuole secondarie di primo grado e biennio delle Scuole secondarie di secondo grado.

Il racconto breve "Arturo si svegliò con il rumore dell'artiglieria" ha svolto la traccia proposta dal Concorso: "E' la curiosità il segreto della conoscenza. L'ignoranza nasce dall'indifferenza".

Le allieve hanno sviluppato la traccia in modo originale, riflettendo sul tema dell’indifferenza di fronte alla violenza della guerra. Grande è stata la gioia e la soddisfazione per un riconoscimento così prestigioso e per l'opportunità di partecipare all'evento del 6 maggio in cui si sono confrontate le sensibilità e le idee di tanti allievi di età diversa. 

Una bella esperienza davvero per le allieve e per il nostro Istituto.

premiazione

Arturo si svegliò con il rumore dell’ artiglieria. Era sera tardi e il nemico stava bombardando incessantemente la sua trincea. Gli altri dormivano. Non era un sonno tranquillo, bensì dovuto alla lunga giornata di assalto. Dormivano per dimenticare le fatiche. Dormivano sperando di svegliarsi a casa accanto alla moglie. Era stanco anche lui, ma proprio non gli riusciva di addormentarsi. Forse erano i tuoni dei cannoni o forse era il dolore che gli opprimeva il cuore: la famiglia lontana, i paesi distrutti, gli occhi dell’ austriaco che aveva sgozzato il giorno prima. Due occhi così azzurri che lo avevano guardato così intensamente. Arturo non era riuscito a decifrare quello sguardo, forse carico di odio o che forse stava implorando pietà. Aveva ucciso un uomo o un nemico? In un’ altra vita e in un altro luogo, avrebbero potuto essere amici? Quel ragazzo avrebbe potuto morire a cent’anni, circondato da figli e nipoti, se lui non lo avesse ucciso?

Ragionava così guardando l’unica luce nella notte senza stelle, la vecchia luna, complice e confidente dei suoi più intimi pensieri. Quand’ecco che vide una flebile luce azzurrina fuori dalla trincea. L’istinto fu di prendere il fucile e puntarlo nel buio. Il cuore batteva a mille mentre le mani cercavano di sparare a qualcosa che non si vedeva. Qualcosa di cattivo che lo aspettava nell’ombra per trascinarlo via. Ma la luce aumentò fino a diventare abbagliante. Luce, luce ovunque. Una voce nella testa gli disse che doveva restare dentro alla trincea, al sicuro e rispettare gli ordini. Ma aveva eseguito così tanti ordini stupidi rischiando di morire che decise di non seguirne mai più neanche uno. Una volta fuori il nemico gli avrebbe sparato, è vero, ma era meglio morire uscendo di sua iniziativa che per l’ottuso ordine di qualcun altro. E poi… voleva capire. Ormai era chiaro che là fuori stava avvenendo un vero e proprio miracolo: sarebbe stato stupido perderselo. Contro ogni buon senso, la curiosità ebbe la meglio. Arturo si
alzò. Il vento gelido lo investì in pieno volto ma non gli importava, non aveva più freddo. Ciò che vide lo stupì, ma poco. Quel leggero stupore di chi si sveglia al mattino e vede che piove. Il filo spinato era sparito e la trincea nemica pure. Si vedeva solo un enorme campo che si estendeva piatto all'infinito. Un paesaggio così non si era mai visto sulla faccia della terra, eppure ad Arturo parve di conoscerlo bene. Poi Arturo li vide. Erano milioni.

Aveva già sentito i loro nomi sulle bocche dei soldati morenti. Erano i fantasmi dei caduti di guerra che avanzavano per la terra di nessuno nella loro luce azzurra. Non avevano più un esercito o una nazione di appartenenza, erano solo esseri umani. Arturo vide tedeschi vicino a francesi, austriaci vicino a italiani… sembravano felici. Arturo capì che quegli uomini non si erano mai odiati. L’ odio era stato loro imposto, ma non lo avevano provato. La carovana di anime passò accanto ad Arturo come se non lo vedesse. Arturo, invece, li osservò senza paura, ormai sapeva. Senza che nessuno glielo dicesse, affrettò il passo per andare via con loro.

Via dalla guerra, via dall’ odio e via dalla disperazione. Via da questo corpo ormai troppo pesante. Non si era mai sentito così sereno.


"Uno scavo,una storia"

Il relatore Oscar Marchese, di Remanzacco, ha presentato nei pomeriggi di gennaio (tempo facoltativo della sezione C della scuola secondaria) una serie di lezioni dal titolo "Uno scavo,una storia". Esperienze ed emozioni tra storie antiche e ricerche archeologiche nel territorio di Remanzacco.

Il corso è stato proposto dall'insegnante di lettere Paola Zandomenego.


A lezione con i nostri esperti di montagna

Marco Milanese di Remanzacco ed Evelino Mattelig di Udine.

Una carrellata di immagini, video, esperienze, emozioni vissute dai nostri protagonisti nel rispetto consapevole dell'Ambiente.

Classe 1C     Prof.ssa Paola Zandomenego


Concorso di poesia "Don Colletto". XIV Edizione

Primo classificato, Scuola Secondaria di I grado:

PIERFRANCESCO VIZZUTTI  (I A, docente : prof.ssa Ramona Mendola)

con la poesia

Bambini

Bambini che corrono, sereni e sorridenti

tra le strade, nei parchi

tirano calci al pallone

saltano la corda, come agili cavallette.

Bambini che ridono, scherzano, litigano

parlano lingue molto simili, si capiscono

parlano i loro occhi come se non servissero le parole.

Bambini che si tengono per mano,

si nascondono per poi rincorrersi

caramelle scartate, bocche golose.

Boom, caboom haa buio

silenzio, sirene, pianti, urla.

Bambini che corrono cercando la mamma

tra le strade, nei parchi

il pallone e la corda non ci sono più.

Visi sporchi, ginocchia sbucciate, piedi scalzi

guance rigate da lacrime calde

niente risa, nessuno scherzo.

Bambini che vogliono solo ritornare a giocare.

Bambini che vogliono fare i bambini.


Quattro chiacchiere con...

La scuola incontra l'Istituzione


Alla scoperta del parco del Torre e del Malina.

Un Patrimonio da conservare.


Pasqua 2022

La classe 1B, in rappresentanza di tutta la secondaria di primo grado di Remanzacco, augura a tutti una serena e felice Pasqua.

prof. Michela Moschioni


Giornata della memoria 27 gennaio 2022

Riflessioni e creazioni artistiche delle classi 1A 1B 1C 2C

Lavoro ispirato dalla lettura del libro " Rosa Bianca" di Roberto Innocenti.

prof. Teresa Manferrari


Le classi di Tedesco, Francese e Inglese assieme a tutta la scuola secondaria di primo grado di Remanzacco augurano Buone Feste!



Celebrazioni del 4 Novembre

Alcuni pensieri dei ragazzi di 3B presenti alle celbrazioni del 4 Novembre, organizzate dal comune di Remanzacco


17 giugno 2021

"MENS SANA IN CORPORE SANA": i ragazzi della secondaria vincono il primo premio!

Il nostro Istituto ha aderito con tutte le classi della scuola secondaria di primo grado al progetto “ MENS SANA IN CORPORE SANO” indetto dall’Ufficio Scolastico Regionale FVG. Con il coordinamento della Prof. Maria Delpin, le classi sono state invitate a ricercare e proporre modelli e comportamenti di vita sani, abitudini alimentari corrette e non, disturbi alimentari applicati alla vita quotidiana degli studenti. La partecipazione degli alunni è stata notevole così come gli elaborati prodotti. Diverse erano le modalità e le tecniche comunicative da poter utilizzare per la produzione dei lavori come ad esempio: ricerche, saggi, interviste, esposizione di fonti scritte e illustrate, formati video e musicali. Gli elaborati, scelti dagli alunni tramite votazione per classi parallele, sono stati inviati all’ente organizzatore che ha decretato l'Istituto Comprensivo "Tina Modotti" VINCITORE tra tutti gli Istituti che hanno aderito a questa iniziativa! Complimenti ragazzi! Qui di seguito alcuni dei lavori prodotti…..


5 giugno 2021

La scuola secondaria a spasso nel Parco del Torre e del Malina!

Con l'arrivo della bella stagione i ragazzi delle prime della secondaria di Remanzacco tornano all'aperto! Ecco un breve video sulla bellissima esperienza che gli alunni della 1^B, assieme ai loro insegnanti, hanno vissuto nel Parco del Torre e del Malina! Uno dei primi risultati tangibili della condivisione della Carta dell'Ambiente: la scoperta del proprio territorio!


24 dicembre 2020

Lettera agli eroi di oggi

I ragazzi della 2B di Remanzacco mandano il loro messaggio di auguri e di vicinanza agli eroi che oggi combattono il Covid.