Premi Letterari
Maggio 2025 è un mese davvero emozionante e ricco di soddisfazioni per quattro allieve, Giulia Fiappo, Natalie Nuansuwan, Giulia Paolella e Elena Torrez Trombetta, della classe 2 C della Scuola Secondaria di primo grado "Ippolito Nievo" di Remanzacco, coordinate dall'insegnante di lettere Caterina Cipriani. Infatti, sono state premiate in due concorsi letterari: il Concorso Scuole "Tiziano Terzani" 2025 e il Premio nazionale culturale “Eleonora Donadon” del Comune di Remanzacco.
Le allieve hanno individuato come protagoniste delle loro storie due amiche coetanee ucraine, Iryna e Miro, immaginando l’affetto che le lega e, soprattutto, le enormi prove che si trovano ad affrontare. Per il Concorso Terzani, in particolare, è stato sviluppato il concetto di confine, contemporaneamente simbolo di separazione, di conflitto, di guerra o di incontro, di conoscenza, di convivenza nel rispetto di ognuno.
Per questi prestigiosi riconoscimenti grande è stata l’emozione delle allieve, a cui gli insegnanti augurano di proseguire l’entusiasmante percorso di impegno, di collaborazione e di affermazione che stanno compiendo.
Oggi la città di Mariupol è silenziosa, il monotono cielo grigio fa da sfondo alle inquietanti macerie. Mi giro e vedo mia madre in lacrime e mio padre che la consola.
Questa notte, lampi hanno illuminato le tenebre. […]
Non ho la forza di iniziare discorsi che potrebbero fare ancora più male di quanto stiamo già soffrendo. Per un istante un pensiero mi passa per la mente: Iryna. Iryna è la mia migliore amica, condividiamo qualsiasi cosa. […] Senza di lei mi sento smarrita, vuota, perderei la parte migliore di me; e in questo momento avrei proprio bisogno di sentire la sua voce rassicurante o le sue parole dolci. […]
A un tratto un sacco di tela mi copre il volto; mi caricano su un camion con altre persone, credo, partiamo. Dopo un tempo che non saprei definire, il camion si ferma, due mani possenti mi slegano il cappuccio. Mi trovo in una stanza spoglia e gelida, con una sola finestrella, insieme a diversi miei coetanei. […]
Uno squillo, un messaggio da un numero sconosciuto: “Ciao Miro, sono scappata in Italia, ma non ti preoccupare per me. Sono arrivata a Gorizia, sto bene in questa città, si trova su un confine che non è più tale perché le persone vogliono vivere insieme. […] Mi manchi tanto, ma vedrai che presto ci abbracceremo, la nostra amicizia va oltre i confini, tua Iryna”.