GIORNATA DEL RICORDO - Commemorazione

Scuola attiva sul territorio ed educazione civica, conoscenza e memoria storica e coinvolgimento attivo degli alunni in questo momento dedicato alle vittime delle foibe e ai 350.000 profughi giuliani costretti all’esodo. 
Con i loro alunni le insegnanti delle classi quarta e quinta di Premariacco hanno così voluto ricordare con un breve reportage, le emozioni e l'intenso incontro con i testimoni di quegli eventi.
A seguito del video pubblichiamo la poesia recitata dagli alunni.

"Fucilazione" una poesia di  Gianni Rodari

Un bambino faceva le bolle di sapone
dalla finestra quando mi fucilarono
sulla piazza piantata di alberi senza nome,
una mattina deserta con poco sole
tra i rami secchi che non trattenevano le voci,
tra quinte grige d’imposte sprangate
oscillavano effimere formazioni, grappoli
subito disfatti in acini trasparenti.

Un bimbo, solo una tenera macchia viva
in un rettangolo nero,
c’era un vasetto rosso sul davanzale,
la sola cosa rossa di quel giorno tutto grigio,
io non potevo vedere i suoi occhi
sentivo la sua anima appendersi dondolando
in cima alla cannuccia di paglia,
staccarsi con un brivido, volare in silenzio,
trattenere il fiato per pregare il vento,
attraversare il poco sole in punta di piedi,
rapita in una smorfia di felicità.

I miei carnefici gli voltavano le spalle,
nessuno di loro poté vedere le sue mani
in adorazione, quando una bolla
più gonfia, la più bella di tutte,
partì dal davanzale come un pianeta di cristallo,
e prima di scendere salì verso il tetto
come una preghiera, come una favola
piena d’ogni dolcezza che non si può perdere,
intatta e vera per il suo tempo giusto,
non ci sono abbastanza plotoni di esecuzione
in questo mondo e ogni altro
per fucilare tutte le bolle di sapone.